Come recuperare uno smartphone caduto in acqua
In questo articolo troverai alcuni consigli su come recuperare uno smartphone caduto in acqua evitando alcune azioni istintive e utilizzando dei metodi appositi per assorbire l’acqua e l’umido dal nostro inseparabile smartphone. Ormai infatti lo smartphone fa parte della nostra vita quotidiana e ci accompagna per tutta la durata delle giornata, sia per l’utilizzo classico di telefonia e messaggistica e sia come funzione internet, diciamo che per tantissime persone è diventato un “accessorio” di cui non si può più fare a meno.
Questa abitudine che ci porta a portarci sempre con noi lo smartphone però aumenta i rischi di rottura del device o di creare danni vari, tra cui la caduta dello smartphone in acqua, il cui problema infatti sembra capiti molto più spesso di quanto non sembri, ma in questo caso, come recuperare uno smartphone caduto in acqua?
Prima di tutto non bisogna farsi prendere dal panico, una volta immerso il dispositivo, si deve prendere immediatamente lo smartphone e asciugarlo al meglio con un panno asciutto, togliere ogni minima presenza d’acqua smontando sia cover che batteria (se possibile), smontare la sim, sd e qualsiasi cosa sia removibile e che possa contenere acqua. Se lo smartphone è rimasto acceso durante la caduta in acqua è già un buon segno, in questo caso, procedere allo spegnimento e smontaggio come accennato sopra, asciugando ogni traccia d’acqua presente, prendere poi un sacchetto o contenitore con dentro riso e immergerci il dispositivo per almeno 24 ore. Il riso ha la capacità di assorbire umidità e acqua, è quindi un ottimo sistema per asciugare il device bagnato, in alternativa, per recuperare uno smartphone caduto in acqua e fare in modo che l’acqua venga assorbita, si può usare il gel di silice (sono di quelle bustine che si trovano dentro le scatole di scarpe), basta aprirle e se se ne hanno tante, immergerci il telefono dentro queste palline di gel, il riso è comunque più che sufficiente solitamente, inoltre è più facilmente reperibile. Ora però veniamo al caso più estremo per recuperare uno smartphone caduto in acqua: se lo smartphone cadendo in acqua si è spento, non tentare mai di riaccenderlo subito, ma come già scritto sopra, smonta ogni parte possibile, asciugando con un panno e in aggiunta scaldare il device con un phon per capelli evitando di spingere qualche goccia d’acqua più all’interno nei circuiti e di scaldare in maniera eccessiva plastiche e display. Dopo 10 minuti, un quarto d’ora di calore forzato con il phon, immergerlo nel riso o nel gel di silice per almeno 96 ore e in un ambiente caldo. A questo punto, si può provare con l’accensione, se si è fortunati, lo smartphone si accenderà normalmente, diversamente rimarrà spento e in questo caso, meglio pensare a un nuovo dispositivo, visto che i danni saranno sicuramente importanti. Ora sai cosa fare se uno smartphone cade nell’acqua e come recuperare il dispositivo evitando di creare danni, se quindi ti trovi in questa situazione, puoi provare questi metodi sopra esposti per tentare il recupero del dispositivo.