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L’UE chiede 7 miliardi di Euro a Google ecco cosa ha combinato

L’UE chiede 7 miliardi di Euro a Google, per essere precisi ha richiesto 7.4 miliardi di Euro a causa di abuso posizione predominante delle app pre-installate sui dispositivi con sistema operativo Android. Questa è la richiesta fatta nella denuncia dell’Unione europea all’antitrust, per maggiori informazioni clicca su questo LINK. Google a quanto riferito dal commissario alla concorrenza Margrethe Vestager, sembra aver sfruttato la sua posizione dominante per promuovere le proprie applicazioni, non permettendo una normale concorrenza, ha danneggiato i propri consumatori, soffocato la concorrenza e bloccato l’innovazione.

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Nello specifico, si è arrivati a questa denuncia all’antitrust per 3 motivazioni principali:

  • Google ha richiesto ai produttori di pre-installare le Gapps e applicazioni come Chrome
  • Ha prevenuto la vendita di dispositivi come smartphone e tablet aventi sistema operativo con codice sorgente basato su Android
  • Google ha fornito incentivi ai produttori e operatori mobili, affinchè pre-installassero sui propri dispositivi le Gapps, applicazioni e servizi creati da Google

Android è un sistema operativo aperto, con codice sorgente open-source quindi scaricabile e modificabile da chiunque, tuttavia i produttori che vogliono installare le applicazioni di Google come ad esempio Google play, devono entrare in un accordo anti-frammentazione con Google. In parole povere se il produttore di uno smartphone crea un suo sistema operativo basato su Android, può collegarsi alle applicazioni create da Google, come Google Maps, Youtube, Google play ecc., solo se di default sono state installate altre applicazioni o servizi creati da Google.

Google si difende dicendo che il sistema operativo Android da quando è stato creato ha permesso a tanti produttori di entrare nel mercato, adattare gratuitamente il sistema operativo Android ai propri terminali e che quindi non ha bloccato nessuna innovazione. Tanto è vero che compagnie poi come Amazon, si sono create il proprio sistema operativo con codice sorgente Android, modificandolo a proprio piacimento, adattandolo ai propri dispositivi e creando un market indipendente da Google. Ma per l’Unione Europea, le Gapps rimangono il vero problema di Google, ovvero le apps e servizi pre-installati come Youtube, Google mail, Google play ecc. in quanto dichiarano siano state installate forzatamente senza il consenso del consumatore.

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